Balneari: Ue ferma i rinnovi automatici e rilancia le gare
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Direttore: Alessandro Plateroti

Balneari: Ue ferma i rinnovi automatici e rilancia le gare

stabilimento balneare spiaggia

Dall’Ue arriva lo stop per i rinnovi automatici sulle concessioni balneari. La Corte europea invita a rifare le gare.

La Corte di Giustizia dell’Ue ieri ha emesso la sentenza sulla questione delle concessioni balneari. Nella sentenza i giudici europei hanno dichiarato che «le concessioni di occupazione delle spiagge italiane non possono essere rinnovate automaticamente ma devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente» e che «i giudici nazionali e le autorità amministrative sono tenuti ad applicare le norme pertinenti di diritto dell’Unione, disapplicando le disposizioni di diritto nazionale non conformi alle stesse».

La sentenza lascia agli Stati membri i margini di applicazione della procedura di selezione qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali. Ha inoltre chiesto “parametri obiettivi, non discriminatori, trasparenti e proporzionati”. L’infinita questione dell’adeguamento dell’Italia alla direttiva Bolkenstein non si conclude per il momento.

stabilimento balneare spiaggia
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I prossimi passi del governo

Questa decisione non è una sorpresa per l’esecutivo. Il ministro dell’Economia Giorgetti ha precisato che il principale ostacolo è che ci sono alcune Regioni più avanti e altre più indietro su questo tema. Ora il governo organizzerà un tavolo interministeriale per risolvere questa questione di cui faranno parte oltre al Mef anche Mit e Mimit e le associazioni di categoria.

La premier Meloni sta dialogando con Bruxelles e ha assicurato che le autorità “applicheranno molto rapidamente la legislazione europea e “procederanno ad allineare la legislazione nazionale italiana alle norme europee“. In realtà, questa dichiarazione di Breton, commissario europeo del mercato interno sulla premier è stata smentita dicendo “che nessuna delle due parti si è impegnata in merito ai prossimi passi” e non c’è nessuna data prefissata. Si dubita, quindi, possa arrivare un provvedimento a breve.

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ultimo aggiornamento: 21 Aprile 2023 10:32

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